Con l’approvazione della legge 28 aprile 2014, n.67, si introduce nel nostro ordinamento la possibilità per gli imputati di richiedere la sospensione del giudizio e l’accesso alla messa alla prova, ovvero un percorso di riabilitazione sociale caratterizzato da attività, compiti e condotte previsti dal programma di trattamento per un tempo determinato. L’accesso all’istituto è subordinato a precisi requisiti oggettivi e soggettivi tra i quali essere citati in giudizio per un reato per cui è prevista una pena edittale non superiore a 4 anni, salvo casi particolari, nonché per i delitti indicati dal comma 2 dell’art.550 c.p.p. Non può essere concesso più di una volta ed è esclusa nei casi in cui l’imputato sia stato dichiarato dal giudice delinquente abituale o per tendenza, ai sensi degli artt. 102, 103, 104, 105 e 108 c.p.
La probation processuale in favore di imputati maggiorenni rappresenta la prosecuzione del percorso intrapreso con la riforma carceraria con cui si introduceva nel nostro ordinamento la probation penitenziaria, ovvero le misure alternative alla detenzione. L’istituto è ispirato alla già nota previsione di legge in favore dell’imputato minorenne ma si differenzia per modalità di accesso e per le caratteristiche del programma di trattamento a cui il beneficiario deve aderire. Così come previsto per gli imputati minorenni, la sentenza di esito positivo della messa alla prova determina l’estinzione del reato e la pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell’art. 168 ter c.p. e dell’art.464 septies c.p.p.
La richiesta di accesso alla messa alla prova può pervenire direttamente dall’interessato o per mezzo del proprio legale attraverso procura speciale, utilizzando apposita modulistica. Una volta inoltrata la domanda all’Ufficio, il Funzionario di Servizio Sociale, sentito l’interessato e in relazione alle risorse attivabili sul territorio, formula un programma di trattamento da sottoporre all’approvazione dell’Autorità Giudiziaria che ne determinerà l’avvio, la durata e autorizzerà le attività e le condotte prescritte nel suddetto programma. Il Tribunale invia, quindi, il verbale di avvio di messa alla prova all’Ufficio che si occuperà della convocazione dell’imputato e della sottoscrizione del programma.